DECRESCITA NON SIGNIFICA TORNARE ALL’ETA’ DELLA PIETRA

ottobre 30th, 2012

 

Non credo affatto che la “decrescita” necessiti di una mutazione antropologica dei cinesi o degli indiani o l’intervento di Padre Pio, ma semplice buon senso. E se proprio fosse così sarebbe il caso che la mutazione l’avessimo prima noi occidentali, visto che da quelle parti (Cina, India, ecc.) si stanno dannando per assimilare il modello di vita occidentale (fondato sullo spreco e sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali che abbiamo a disposizione) e per uniformarsi ad esso e che quando l’avranno applicato in pieno saremo tutti nella melma fino alla punta dei capelli, dritti in testa.
Decrescita non significa ritorno alla clava ma utilizzo delle scoperte scientifiche e tecnologiche e degli studi  più avanzati in termini di risparmio energetico e di riduzione dei consumi, di costruzione degli edifici e di mobilità, di trattamento dei rifiuti e di coltivazioni biologiche e così via. Significa rivalutazione delle economie locali e delle filiere corte, dei famosi Kilometri Zero. Significa maggiore attenzione alla salute dell’uomo ed all’integrità dell’ambiente,  sviluppo di  nuovi settori produttivi e nuovi posti di lavoro.

LA CRISI? COLPA DEL NARCISISMO

ottobre 30th, 2012

Ci chiudiamo nella nostra autoreferenzialità, incapaci di pensare e agire in un’ottica progettuale. Il nostro unico sogno siamo noi stessi. Il mondo sta crollando e noi non siamo pronti. La crisi economica che sta attanagliando l’Europa, e buona parte del mondo occidentale, meriterebbe una grande risposta collettiva. Ma è come se fossimo in riserva: di valori, di orientamenti ideali, di coesioni sociali.

ENERGIA EOLICA

ottobre 30th, 2012

 

Il vento basta per tutta l’energia che serve al mondo. Sarebbe possibile produrre fino 2.200 terawatt: il fabbisogno energetico mondiale attuale è di 18 terawatt.
L’energia eolica ricavata dal vento sarebbe più che ampiamente sufficiente a coprire tutto il fabbisogno energetico del mondo ai livelli attuali che assommano a 18 terawatt.

IL NEURONE DELLA BONTA’

ottobre 30th, 2012

Ma quale homo homini lupus? Ci dicono, da sempre, che l’uomo nasce cattivo e con il suo simile è aggressivo come un lupo. Lo leggiamo nei libri fin dall’antichità, da Plauto a Machiavelli, a Thomas Hobbes, che ci riconoscono solo l’istinto di sopraffazione e sopravvivenza: accettiamo di convivere per paura che l’altro sia più forte di noi. Nemmeno le religioni aiutano: promettono praterie celesti a chi non si comporta da lupo, lasciando intendere che senza “la paura” saremmo bestie feroci.