LA GLOBALIZZAZIONE

settembre 3rd, 2012

La globalizzazione poteva essere un passo concreto verso una reale democratizzazione del pianeta. Nei fatti tuttavia questa occasione è stata mancata, ancora una volta un’idea astrattamente apprezzabile viene applicata in modo criticabile.
Nel processo di globalizzazione, infatti, la preoccupazione esclusiva è stata quella di globalizzare la società dei consumi, dimenticandosi di sfruttare questa occasione per globalizzare anche i diritti e le libertà. L’apertura dei confini nazionali è stata ridotta ad una necessità di mercato, per rendere più agevoli e rapidi gli scambi commerciali, mentre avrebbe dovuto avere l’aspirazione di un miglioramento effettivo della qualità della vita di ognuno di noi.

SVILUPPO DEMOGRAFICO

settembre 3rd, 2012

Ogni giorno 220 mila esseri umani arrivano a popolare il nostro fragile pianeta. Il 30 ottobre 2011 è nato l’essere umano numero 7 miliardi. Lo sviluppo demografico degli ultimi anni è cresciuto vertiginosamente, si pensi che solo dodici anni fa si è arrivati a quota 6 miliardi e che il passaggio da 1 a 2 miliardi avvenne in 123 anni, dal 1804 al 1927. Le proiezioni delle Nazioni Unite riferiscono che nel 2050 saremo in 9,2 miliardi.

RITMI DI VITA SOSTENIBILI

settembre 3rd, 2012

La ricerca di una strada che conduca ad un progresso sostenibile non può trascurare l’analisi del nostro attuale stile di vita inteso in chiave di ritmi che ognuno di noi impone al proprio organismo.
Ognuno di noi divora la propria esistenza, la vita non viene vissuta bensì consumata. I nostri tempi quotidiani sono dettati dalle varie incombenze che ci portano a fare tutto di corsa, ma questa frenesia non è provocata esclusivamente da fattori esterni, a noi indipendenti, ma anche da nostri elementi culturali, dalla nostra volontà.

LA QUESTIONE AMBIENTALE

settembre 3rd, 2012

Se il pianeta è la nostra casa, la difesa della sua salvaguardia dovrebbe rivestire carattere prioritario nella vita di tutti noi: a giudicare da come vanno le cose però non sembra proprio così.
L’uomo di oggi, preso dal desiderio di avere e di godere delle risorse del pianeta, tende a consumarle in maniera eccessiva e disordinata. Il consumo frenetico ci porta a disporre arbitrariamente del pianeta ritenendo prioritaria la soddisfazione dei nostri presunti bisogni piuttosto che preoccuparci di evitare la sua distruzione.

COLLABORAZIONISMO COME RIMEDIO ALLA SOSTENIBILITA’ DEL NOSTRO PROGRESSO

settembre 3rd, 2012

La Globalizzazione dei mercati, come detto sopra, ha provocato un impennata del numero di individui consumatori mettendo a dura prova la capacità del nostro pianeta di sostenerci tutti.
Su ciascuno di noi è esercitata una pressione sempre più crescente per indurci a competere per le risorse in continua diminuzione. Con la globalizzazione dei mercati le risorse del pianeta sono avviate ad esaurirsi rapidamente e la competizione per la continua crescita economica è insostenibile.