FIGLI DELLA MODERNITA’, MALATI DI POCA NATURA

novembre 27th, 2012

Parchi giochi di plastica, genitori apprensivi, schermi ovunque. Così bambini e ragazzi hanno smesso di giocare all’aperto. Ma in mezzo al “verde” crescono più sani e intelligenti.
Mai ascoltato in silenzio i suoni di un bosco? Mai camminato a piedi nudi sull’erba di un parco cittadino?

BARENBOIM, LA POTENZA DELLA MUSICA SEDURRE ANCHE IL MALE

novembre 27th, 2012

 

Il nuovo libro di Daniel Barenboim «La musica è un tutto – Etica ed estetica» in cui il maestro torna a riflettere sulla musica, guardando da una parte alla partitura e ai compositori, dall’altra all’esecutore ma anche al pubblico. Ne pubblichiamo un brano.

IN UFFICIO E’ TEMPO DI RIVOLUZIONE: ADDIO AL MITO DELLA SCRIVANIA FISSA

novembre 27th, 2012

 

Microsoft Italia ne «smaterializza» 830: si lavorerà con telefonino e tablet.
Tempi duri per chi scalda la sedia al lavoro pensando così di fare carriera. Microsoft Italia sta per diventare un laboratorio vivente per l’organizzazione del lavoro, vecchio empasse nazionale: «smaterializza» 830 scrivanie. Le comprime in smartphone (rigorosamente consumer) e tablet liberando i dipendenti dalle rigidità degli orari. E punta tutto sugli obiettivi individuali e l’autodisciplina.

ECOCUCINA: recensione del libro di Lisa Casali

novembre 27th, 2012

 

Esistono persone che sono capaci di farti cambiare strada in modo naturale, mostrandoti il percorso verso una gestione diversa di una parte della tua vita.
Fino al giorno prima ti comportavi in un modo, e poi, puf, dopo averle incontrate la tua vita non è più la stessa. Non credo ai guru, e non è questo il caso, per quanto Lisa Casali ci vada molto vicino.
Semplicemente se nelle tue giornate si annidano una serie di tendenze confuse e di comportamenti abbozzati verso certe scelte, persone come Lisa sono capaci di fare chiarezza e indicarti il modo più semplice per realizzare quello che credevi impossibile.

DECRESCITA NON SIGNIFICA TORNARE ALL’ETA’ DELLA PIETRA

ottobre 30th, 2012

 

Non credo affatto che la “decrescita” necessiti di una mutazione antropologica dei cinesi o degli indiani o l’intervento di Padre Pio, ma semplice buon senso. E se proprio fosse così sarebbe il caso che la mutazione l’avessimo prima noi occidentali, visto che da quelle parti (Cina, India, ecc.) si stanno dannando per assimilare il modello di vita occidentale (fondato sullo spreco e sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali che abbiamo a disposizione) e per uniformarsi ad esso e che quando l’avranno applicato in pieno saremo tutti nella melma fino alla punta dei capelli, dritti in testa.
Decrescita non significa ritorno alla clava ma utilizzo delle scoperte scientifiche e tecnologiche e degli studi  più avanzati in termini di risparmio energetico e di riduzione dei consumi, di costruzione degli edifici e di mobilità, di trattamento dei rifiuti e di coltivazioni biologiche e così via. Significa rivalutazione delle economie locali e delle filiere corte, dei famosi Kilometri Zero. Significa maggiore attenzione alla salute dell’uomo ed all’integrità dell’ambiente,  sviluppo di  nuovi settori produttivi e nuovi posti di lavoro.

LA CRISI? COLPA DEL NARCISISMO

ottobre 30th, 2012

Ci chiudiamo nella nostra autoreferenzialità, incapaci di pensare e agire in un’ottica progettuale. Il nostro unico sogno siamo noi stessi. Il mondo sta crollando e noi non siamo pronti. La crisi economica che sta attanagliando l’Europa, e buona parte del mondo occidentale, meriterebbe una grande risposta collettiva. Ma è come se fossimo in riserva: di valori, di orientamenti ideali, di coesioni sociali.

ENERGIA EOLICA

ottobre 30th, 2012

 

Il vento basta per tutta l’energia che serve al mondo. Sarebbe possibile produrre fino 2.200 terawatt: il fabbisogno energetico mondiale attuale è di 18 terawatt.
L’energia eolica ricavata dal vento sarebbe più che ampiamente sufficiente a coprire tutto il fabbisogno energetico del mondo ai livelli attuali che assommano a 18 terawatt.

IL NEURONE DELLA BONTA’

ottobre 30th, 2012

Ma quale homo homini lupus? Ci dicono, da sempre, che l’uomo nasce cattivo e con il suo simile è aggressivo come un lupo. Lo leggiamo nei libri fin dall’antichità, da Plauto a Machiavelli, a Thomas Hobbes, che ci riconoscono solo l’istinto di sopraffazione e sopravvivenza: accettiamo di convivere per paura che l’altro sia più forte di noi. Nemmeno le religioni aiutano: promettono praterie celesti a chi non si comporta da lupo, lasciando intendere che senza “la paura” saremmo bestie feroci.